Settembre 2023 ha segnato l’inizio di una straordinaria avventura nel mondo della lettura e della condivisione culturale. “Entrare dove non si entra” non è solo un progetto, ma una vera e propria missione sociale che mira a portare la magia dei libri e della lettura ad alta voce in luoghi non convenzionali, raggiungendo così i luoghi della comunità dove spesso la lettura non riesce ad arrivare.
Il progetto è nato sotto l’egida di “Leggere e raccontare per il valore civile dei beni comuni” ha posto le basi di questa iniziativa, convegno dedicato al valore civile dei beni comuni e al potere educativo della lettura.
Il seminario ha infatti affrontato tematiche chiave come l’importanza della qualità letteraria per bambini e adolescenti, il valore educativo della narrazione e la capacità dei libri di essere strumenti di cambiamento e crescita personale.

Figure di grande esperienza hanno condiviso la loro visione e esperienza. Durante l’evento, hanno evidenziato come la lettura ad alta voce possa diventare un ponte verso l’inclusione sociale, la comprensione reciproca e il riconoscimento del valore intrinseco della cultura.
La lettura come mezzo, la società come fine
Il progetto vede nella lettura ad alta voce non solo un atto di condivisione ma anche un potente mezzo per stimolare la creatività, l’empatia e la riflessione critica. Attraverso la narrazione, mira a creare momenti di bellezza e ispirazione, portando luce in luoghi che la società tende spesso a ignorare.
“Entrare dove non si entra” rappresenta, dunque, un esempio di come la cultura e la letteratura possano essere veicoli di trasformazione sociale. L’iniziativa dimostra infatti il potere delle parole e delle storie di unire le persone, superando barriere fisiche e sociali per costruire comunità più forti e coese.
Il progetto è un esperimento di diffusione culturale ma anche un invito aperto a riconoscere e valorizzare il potere unificante e liberatorio della lettura. Anche nei luoghi più inaspettati, può sbocciare la bellezza della condivisione e dell’apprendimento, ricordandoci che ogni individuo, indipendentemente dalla sua condizione, ha il diritto di accedere al vasto mondo della conoscenza e dell’immaginazione che i libri offrono.
Gli interventi:
Leggere e raccontare per il valore civile dei beni comuni
Saluti istituzionali;
Entrare dove non si entra: un progetto dal sapore civile.
Dimitri Bosi, responsabile Biblioteca “Melchiorre Dèlfico”, Teramo;
Viva i lettori scalzi: un percorso formativo per leggere e raccontare.
Tito Viola, direttore emerito della Biblioteca Comunale di Ortona;
Bambini narranti, libri sacripanti: l’infanzia per il diritto alla bellezza generativa.
Ilaria Filograsso. Docente di Letteratura per l’infanzia, Università “G.d’Annunzio” – Pescara-Chieti;
Il potere delle parole e il coraggio delle idee: raccontare per conoscere e riconoscersi.
Prof.ssa Fiammetta Ricci, Prorettore e Coord. della Scuola di legalità dell’Università degli Studi di Teramo;
Rompete le scatole: libri per accendere il desiderio.
Antonio Ferrara, Scrittore;
Il mondo salvato dai ragazzini”. Assumere lo sguardo dell’infanzia per ripensare il presente.
Fausta Orecchio, Direttrice delle edizioni Orecchio Acerbo.